Per noi il gravel è libertà di spirito, uno strumento per esplorare e percorrere sentieri inesplorati. Raccontando le nostre storie, vogliamo incoraggiare tutte le anime intrepide a vivere le proprie avventure in bicicletta. Qui troverai i nostri racconti, insieme a un'ampia fonte di spunti per alimentare la motivazione, superare i tuoi limiti e pedalare fuori dalle righe.

Prossime Gravel Rides

Abbiamo creato una serie di corse di gruppo, per unire gli amanti del gravel e fornire uno spazio per condividere esperienze fuoristrada, ispirando nuove avventure. Dai un'occhiata alle nostre prossime corse qui:

Scopri il vasto mondo del gravel

Una bici gravel apre un'infinità di possibilità di guida su nuovi sentieri scarsamente percorsi e poco esplorati. Questi, a loro volta, possono aiutarti a sbloccare la tua resistenza e trovare il coraggio di avventurarti su nuovi terreni e territori. Trova ancora più ispirazione nei nostri episodi di Pachamama.

Il gravel come mezzo per raggiungere nuovi luoghi ti avvicina anche alle culture e alle tradizioni locali. Queste avventure uniche ti regaleranno esperienza e il desiderio di partire per il tuo prossimo viaggio.

Abbiamo programmato una serie di corse gravel uniche, per ispirarti e sfidarti a intraprendere nuovi percorsi, mirare a obiettivi diversi e unirti ad altre persone che desiderano esplorare e superare se stesse. Pianifica la tua prossima corsa insieme a noi, con tutti i dettagli indicati di seguito.

Scopri le biciclette Orbea dagli episodi di Pachamama

L’universo Pachamama a portata di mano

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The Wolf Man

57º52’11” N - 4°37’60” W

La Scozia era una terra selvaggia, dove potevano incontrarsi orsi, lupi e linci, tutti facenti parte di una catena trofica perfettamente sincronizzata.

Ma gli ultimi 500 anni di guerre, industria e allevamenti senza controllo hanno trasformato il Regno Unito in una “terra morta”.

Paul Lister si è svegliato dal torpore dopo l’ictus del padre. Ha deciso che era il momento di passare all’azione.

Ha acquistato un terreno di 23.000 acri, una proprietà per la caccia sportiva che è diventata, con il tempo e molta dedizione, quella che oggi è la riserva selvaggia di Alladale.

Paul era convinto che non si può restare a guardare e aspettare che avvengano dei cambiamenti.

La natura non risponderà per te; è da troppi anni che il paesaggio viene impoverito e si deve intervenire.

Con l’aiuto di Innes MacNeil, il direttore della riserva, ha piantato migliaia di alberi per anni e insieme lavorano per recuperare piccole e grandi specie.

La motivazione originaria per cui Lister ha comprato il parco era recuperare il lupo. I maestosi lupi sono i grandi amministratori dell’ecosistema e senza di loro non c’è un vero equilibrio.

Gain

Optare per una bici elettrica nelle tue uscite di gravel significa più tempo sulla pista e più energia per goderti il percorso.

Lister e MacNeil credono nell’educazione, nell’importanza di insegnare alle persone ad amare la terra.

Centinaia di bambini sono passati per il parco nel corso della sua storia, alcuni sono rimasti e ora lavorano lì.

È praticamente impossibile camminare nella riserva e non amarla.

È praticamente impossibile ascoltare il rumore sordo delle ruote della tua bici sui sentieri di terra battuta di questo paradiso nelle Highlands e non volerci rimanere.

Terra

La Terra è preparata per qualsiasi evenienza durante il percorso con una geometria stabile specifica per il gravel e ampie opzioni di trasmissione.

Paul è, da sempre, un amante della bicicletta; non c’è miglior modo per connettersi con la natura selvaggia.

Il terreno nella riserva non è troppo esigente; è perfetto per qualsiasi livello, età e forma fisica.

Goditi il percorso

  • 113 km
  • 1.390m+

23.000 acri, due fiumi, cinque colline e circa 30 miglia di sentieri dopo, non lasciamo Alladale con le tasche vuote.

Dopo aver visitato questa riserva, abbiamo imparato che il futuro è brillante, che l’essere umano non è un problema se fa parte della soluzione e che per rendere un luogo migliore di come lo abbiamo trovato dobbiamo solo uscire; uscire e amare la terra.

Conosci le bicicletta di questo Pachamama

Per l’occasione, abbiamo scelto una Terra M21E Team 1X, che si adatta a qualsiasi terreno, e una Gain M21E 1X, che si adatta a qualsiasi livello.

Wandering Spirits

38º0’16.3224”N - 107°56’46.644”W

Con una bicicletta gravel puoi scoprire le cose più incredibili. Paesaggi immensi e meraviglie geologiche si dispiegano davanti ai tuoi occhi.

Dalle montagne innevate del Colorado ai rossi paesaggi desertici dei canyon, seguiamo tre donne, provenienti da contesti ciclistici molto diversi, nella loro avventura di cinque giorni.

Qual è la tua prossima avventura?

Il viaggio porta le tre donne sulle montagne di San Juan, attraverso una serie di rifugi isolati che si snodano lungo lo spartiacque continentale.

I San Juan Huts sono stati costruiti 30 anni fa e offrono agli amanti dell'avventura all'aria aperta un rifugio in montagna durante tutto l'anno.

L'itinerario è composto da tutti i tipi di gravel, da double-track a single-track tecnici e numerose salite.

L'immensità delle montagne è sconvolgente. Con un'altezza massima di 3.800 metri e più di 1.200 metri di arrampicata per cinque giorni consecutivi, il percorso non è stato facile.

Ogni giorno raggiungere il rifugio successivo era un'avventura completamente nuova.

Scopri la bicicletta di questo Pachamama

Terra M21e Team

Terra eccelle nella categoria del bikepacking leggero. La bicicletta a geometria progressiva ha viaggiato su strade scorrevoli e single-track tecnici per tutti i 253 km dell'itinerario.

Il gravel e il senso dell'avventura accomunano anche persone provenienti da contesti completamente diversi.

Il viaggio è la ricompensa.

Con la nostra insaziabile sete di avventura come ispirazione, respiriamo la libertà del gravel di percorrere la strada meno battuta.

Attraverso alte montagne, deserti torridi e fiumi impetuosi, la Terra è in grado di affrontare qualsiasi sfida.

La definizione di gravel può cambiare a seconda della città, dello stato o del paese, ma la Terra è comunque una delle più bici più versatili.

Terra M21e Team

L'integrazione intelligente e le sue caratteristiche si adattano alle tue esigenze e la geometria gravel estremamente maneggevole è comoda e precisa, ovunque tu vada.

Il movimento del bikepacking gravel segue la filosofia del "lasciarlo meglio di come lo si è trovato". Preservare lo stato naturale del paesaggio per le generazioni future.

Queste avventure comportano la responsabilità di avere il minor impatto possibile sul territorio e sulle comunità circostanti.

Nulla di più adatto a questo scopo che la Terra, che ti regalerà sempre l'avventura che desideri.

Che siate triatleti o mountain biker alla ricerca di qualcosa di nuovo, il gravel è uno sport in crescita con infiniti percorsi da scoprire.

Convivere con animali, attraversare terreni montuosi, resistere alle intemperie e molti altri ostacoli: il gravel non è per i deboli di cuore.

Goditi il percorso

  • 232 km
  • 13h:03m
  • 2.640m+

The Candy Bomber

52º28’25”N - 13°24’06”E

La memoria è davvero importante. Per ricordare il passato e avanzare verso il futuro. Per essere grati e non ripetere i vecchi errori.

Per collegare le tre dimensioni, proprio come Gunnar Fehlau ha unito l'aria e la terra. Trasformare un passato doloroso in un presente luminoso e stimolante.

O è il contrario?

La storia di Gail Halvorsen, a soli tre anni dalla fine della Seconda guerra mondiale, ha ispirato il presente.

Tre anni dopo il 1945 che non sono stati facili, in cui anche i paesi alleati che coesistevano in Germania iniziavano a mostrare differenze inconciliabili.

I berlinesi cominciavano a perdere le speranze, le strade erano bloccate e l'unico collegamento per la città era il cielo. Aerei, aerei e ancora aerei si libravano nel cielo notte e giorno, seguendo solo tre rotte.

Un giorno però accadde qualcosa di davvero importante, che avrebbe cambiato molte vite. Un gruppo di piccoli paracadute atterrò nel cortile della scuola di Mercedes Wild.

Vi erano attaccati dei pacchetti che contenevano qualcosa di più prezioso dell'oro: il cioccolato.

Un piccolo dettaglio può diventare un vero e proprio movimento e chiunque può fare la storia con la s maiuscola.

Gunnar sa bene quanto i particolari siano importanti.

Scopri la bicicletta di questo Pachamama

Terra M20i TEAM

Adatta a tutti i 640 km della Candy B. Graveller. La Terra scivola sul cemento vecchio ed è sufficientemente agile per affrontare le foreste più fitte e piene di radici della regione.

Ispirandosi alla storia, Fehlau ha ideato un percorso gravel per seguire, da terra, le rotte tracciate dagli aerei nel 1948.

Attraverso foreste, strade e polvere, solo la Terra poteva essere all'altezza della sfida.

La definizione di gravel può cambiare a seconda della città, lo stato o il paese, ma la Terra è sempre pronta per essere utilizzata.

Terra M20i TEAM

L'integrazione intelligente e le sue caratteristiche si adattano alle tue esigenze e la geometria gravel estremamente maneggevole è comoda e precisa, ovunque tu vada.

Gunnar è orgoglioso del piccolo movimento che è nato.

Ora, chiunque segua il suo percorso rivive l'impresa di Gail: tutti portano con sé un pacchettino con cioccolato e caramelle per i piccoli berlinesi.

Una bicicletta perfetta per la Candy B Graveller, un omaggio alla storia, alla speranza e alle piccole cose.

Gail è morto l'anno scorso e ci manca moltissimo. Mercedes e i ragazzi del dopoguerra non dimenticheranno mai l'americano che ha portato loro la speranza. Gail sarebbe orgoglioso di Gunnar, il suo spirito permane.

Speriamo che in questo futuro incerto le uniche bombe che atterrano nei nostri cortili siano caramelle.

Goditi il percorso

  • 669 km
  • 51h:38m
  • 6.040m+

Bikepacking buds

51º33’27” N - 3°42’20” W

Che sballo avere paura, che bello pensare che non sei sufficientemente coraggioso, sufficientemente forte né sufficientemente avventuriero. Che bello pensare che non ci riuscirai, quando una voce ti dice che forse sì e allora potresti provarci.

Com’è importante avere ostacoli da saltare, muri da rompere e paure da superare.

1,5 gradi. Gelate ogni notte. Le temperature minime di gennaio nel sud dell’Inghilterra non invitano nessuno a trascorrere la notte accampando nel bosco.

Nel primo mese del 2022, Saoirse ha visto una sfida su Instagram; ha chiesto se qualcuno voleva unirsi: più di venti persone si sono presentate per dormire fuori in pieno inverno.

Dopo questa incredibile esperienza, quattro donne si sono unite.

Bikepacking Buds è nato per condividere questa sensazione di trionfo che scaturisce quando si rompono le barriere. Può richiedere del tempo, ma alla fine ci si riesce.

Che sballo essere audaci, che bello pensare che sei sufficientemente coraggioso, sufficientemente forte, che bello essere davvero intrepidi.

Com’è importante avere compagni, colleghi, amici.

Conosci la bicicletta di questo Pachamama

Terra M20i

La versione in carbonio della Terra è stata la migliore compagna di questo viaggio notturno. Il telaio in carbonio offre una perfetta combinazione di peso, comfort e resistenza per accompagnare perfettamente Itzi e Saoirse in questo viaggio.

Dal loro progetto, le nostre protagoniste fanno viaggi di bikepacking. Dal loro blog e podcast condividono le loro esperienze e conoscenze con tutti coloro che qualche volta hanno pensato che vorrebbero ma non possono.

Tutti sono benvenuti, non importa la forma fisica o l’esperienza, vogliono solo condividere quello che sentono quando sono su una bicicletta.

La Natura è anch’essa nel cuore di quello che fanno, così come nel cuore di Pachamama.

Terra M20i

Noi pensiamo che non c’è migliore bicicletta per le avventure lunghe e il bikepacking puro della Terra M20i.

Cat, Itzi, Saoirse e Liv stanno svolgendo un grande lavoro nel portare le persone fuori, mettendole in connessione con l’aria e la terra:

“Proteggi solo quello che ami e ama solo quello che conosci”.

Queste donne sono padrone del momento, padrone di se stesse, sono padrone della terra.

Goditi il percorso

  • 103 km
  • 10h:02m
  • 1.450m+

Wine Paths

42°33'18.5" N - O2°35'12" W

Molte persone passano metà della vita a cercare una vocazione, la professione per cui sono nati.

Altre passano da un hobby all’altro cercando una distrazione che gli faccia sentire dei brividi, che completi le loro giornate in modo che siano sempre diverse.

Javier San Pedro è fortunato. La sua passione era già scritta sin dalla nascita: il vino della sua famiglia scorre nelle sue vene e lavora duramente affinché il suo lignaggio lasci un segno sulla terra.

La terra rossa della Rioja Alavesa natia. L’ocra, granata, porpora e infiammata Rioja Alavesa.

Questo paesaggio camaleontico e ricco di serpeggianti sentieri creati dall’attività vitivinicola della zona lo ha avvicinato a questa passione.

Sentire la terra e accarezzarla con le sue mani non bastava; pedalare su di essa era un’altra buona maniera di venerare la terra che lo ha visto nascere.

Non tanti anni fa le vigne in questa regione erano in gran parte residuali; crescevano in quei terreni dove non crescevano i cereali, la coltivazione principale della zona.

Come il gravel, che fino a pochissimo tempo fa non solo era residuale, bensì inesistente; una disciplina indefinita per la quale non esisteva una bicicletta ad hoc.

Adesso Javier percorre la Rioja Alavesa su un’Orbea Terra. Sale, scende, corre in pianura.

Un terreno molto mutevole, dove si sfrutta la piana ricca di viti e anche il terreno scosceso; un’orografia piena di pendii e lunghe pianure che fanno male alle gambe e che richiedono una bicicletta per le lunghe distanze e adatta a un terreno ghiaioso.

Le giornate si allungano nella cantina e spesso deve uscire quando è già il crepuscolo, quando la terra in fiamme si spegne e i colori ocra, granata e porpora diventano neri.

Come dice Javier, Rioja Alavesa era un gioiello sepolto.

Tuttavia, i palati più sensibili, quelli che sanno gustare i piaceri della vita, come il vino, l’aria, la bicicletta e la terra, l’hanno già scoperta e sembra che non vogliano dimenticarla.

Conosci la bicicletta di questo Pachamama

Terra M20I Team

Telaio di carbonio, monocorona SRAM Rival 1 Dub Wide 40t, ruote Zipp 303s e copertoni G40 XPLR della stessa marca accompagnano Javier dopo esigenti giornate di lavoro a contatto con la sua terra.

Goditi il percorso

  • 109 km
  • 10h:00m
  • 1.350m+

Antico Mangano

43º03' 48" N - 12º26'41" E

Sarà stato l’istinto a spingere il piccolo Alfonso a salvare l’antica macchina dal fuoco? La famiglia Marchi aveva bisogno di legna per riscaldarsi nei tempi bui della guerra e non rimaneva molto altro. Forse non è stato l’istinto, piuttosto l’orgoglio a spingere Alfonso a lottare per il mangano, l’orgoglio per il mestiere del padre, lo stesso che ancora oggi conserva la Stamperia Marchi.

O sarà stato l’amore? Non c’è nient’altro che spieghi quello che sentono ancora i suoi figli per una bottega in cui vivono e sono cresciuti. No. È stata la magia; dev’essere stata la magia. È impossibile che un’enorme ruota permetta che la forza di un solo uomo muova fino a cinque tonnellate senza un po’ di magia.

È impossibile che un’enorme ruota permetta che la forza di un solo uomo muova fino a cinque tonnellate senza un po’ di magia. Alfonso ricorda come casualmente (forse per un po’ di istinto, orgoglio, amore e magia) evitò che il mangano, la calandra, si perdesse per sempre. Ed è così che un congegno molto antico, di origine mesopotamica, un’enorme ruota perfezionata da Leonardo da Vinci nel 1633, è arrivato fino ai giorni nostri.

La ricerca dell’antico mangano ci ha portato in vari tipi di terreno. Una parte notevole del percorso si sviluppa lungo sentieri di puro gravel e piste abbastanza compatte.

Il primo tratto del viaggio è semplice e tranquillo grazie alla grande quantità di zone lastricate, ma una volta abbandoniamo la Via Santarcangiolese, in direzione di Franzolini, troviamo i primi muri di cemento con pendenze a due cifre.

Questi muri di sentiero verso il bellissimo e lastricato paese medievale di San Leo e un’ultima salita al Monte Benedetto sono stati il test perfetto per esaminare davvero l’agilità della geometria della Terra.

I figli di Alfonso, Gabriele e Lara, oggi mantengono in funzione la stamperia nella meravigliosa Romagna.

Una stamperia che gira intorno a questa ruota, una stamperia in cui la famiglia Marchi decora tessuti con stampi di legno, come si faceva tre millenni fa.

Alfonso adora questa terra e ci parla pieno di orgoglio di un territorio magico. L’amore è così. Cosa ci porta, se no, a perderci senza sapere cosa ci sarà dopo la prossima curva, solo alla ricerca di un luogo sconosciuto?

La magia è così; l’incantesimo ci ha portato a Santarcangelo, su un altro meraviglioso marchingegno che sopravvive nei secoli: in sella a una bicicletta.

Questo viaggio nel cuore della Romagna ci ha portato in tutti i tipi di terreno e la nuova Orbea Terra ha sempre risposto egregiamente. Infatti una sola Terra può essere tante Terra.

Terra M21eTEAM 1X M Custom

È adattabile ed è preparata a tutto, il passaruote è compatibile con molteplici opzioni di ruote e copertoni e si adatta a una ampia gamma di sviluppi. Ci piacciono le salite, ma ancora di più le discese, soprattutto quando abbandoniamo le strade pavimentate. Il movimento centrale più basso della nuova Terra ci dà sicurezza nelle discese più sconnesse.

Indubbiamente c’è anche un po’ di orgoglio, quello di una tradizione centenaria che obbliga anche Orbea, come i Marchi, a non smettere di esplorare.

Alfonso Marchi è sicuro che la tradizione porta al dominio della tecnica, ed è questo dominio che garantisce la libertà e la capacità di inventare e dominare il passato, l’adesso e il futuro.

Goditi il percorso

  • 96,5 km
  • 08h:36m
  • 1.870m+

Scopri la bicicletta di questo Pachamama

Terra è la nostra proposta gravel più capace, perfetta per tutti i tipi di terreni e avventure. Scopri Terra e preparati per scoprire nuovi orizzonti.

Les Pavés du Nord

50º29'25" N - 3º06'44" E

Nel 1919, a Versailles, vicino a Parigi, si pone fine alla Prima Guerra Mondiale. Al nord, non tanto lontano da lì, un giornalista del quotidiano L’Auto apriva gli occhi su una zona rasa al suolo dalle bombe, dove i vecchi campi erano incolti e dove, delle umili case di contadini di una volta, rimaneva solo una pietra sull’altra nel migliore dei casi. La storia racconta che fu questo giornalista a qualificare questo scenario come l’inferno del nord.

Realtà o finzione, questa storia solo aggiunge una pietra al pavé che pavimenta la leggenda della gara più dura di tutti i tempi.

Terra si adatta alle mille meraviglie del pavé e offre una combinazione perfetta tra peso, comfort e resistenza.

Non c’è niente che non sia già stato detto, niente da aggiungere ai luoghi comuni che sono stati scritti nero su bianco ripassando gli oltre 125 anni di rumore ed epica sulla pietra levigata di queste strade calpestate da trattori e veicoli da lavoro il resto dell’anno.

Rumore ed epica di un gruppo di persone che un giorno hanno deciso, 45 anni fa, che il pavé era il loro patrimonio, come Notre-Dame per Parigi, e non avrebbero permesso che il rilievo della loro pianura venisse soffocato dall’asfalto e dai nuovi quartieri che volevano imporsi sulla zona.

Les Amis de Paris-Roubaix lottano da allora per conservare una gara contro la volontà di alcuni dirigenti che ogni anno buttavano letteralmente sabbia sul pavé per impedire lo svolgimento dell’evento; per la loro ottusa mentalità dava un’immagine di degrado e povertà che non volevano ammettere.

Gli orgogliosi membri hanno lottato molto senza nessun’altra ricompensa che la conservazione di una terra dove si sbucciavano le ginocchia quando erano bambini.

Les Amis de Paris-Roubaix si occupano ogni anno di promuovere i fondi documentali e gli archivi che vengono conservati. Ma, soprattutto, si occupano di conservare il pavé.

Il profondo rispetto per gli anziani che tagliarono le pietre una ad una, li porta a ripetere quei vecchi gesti.

Il profondo rispetto per gli anziani che tagliarono le pietre una ad una, li porta a ripetere quei vecchi gesti.

Lia ha scelto la Terra H30 1x per percorrere l’ “Inferno del Nord”. Una scelta perfetta per solcare il pavé grazie alla sua forcella con bracci più lunghi e la corona rigida. Assorbimento, rigidità e puro adattamento al terreno.

Ogni anno i membri tolgono il pavé, preparano un fondo stabile, gli applicano uno strato che consenta all’acqua di filtrare per non inondarlo e lo risistemano.

Ogni anno lavorano duramente per “una regina che non vedi, che è nella tua mente”, dice François Deulcier, l’attuale presidente.

Attualmente sono più di 350 membri di 17 nazionalità diverse. I membri storici preparano già i loro discendenti e sembra che la continuità sia assicurata. Ma la strada per arrivare sin qui è stata molto dura; Roubaix, La Pascale, La Reina, non si aspettavano meno.

Tuttavia, ogni volta che calpestiamo questa terra sacra, che è di tutti, non dimentichiamo che è loro, dei loro orgogliosi abitanti che non hanno mai permesso che nessuno gettasse sabbia sull’Inferno del Nord.

Goditi il percorso

  • 123 km
  • 05h:39m
  • 220m+

Scopri la bicicletta di questo Pachamama

Terra è la nostra proposta gravel più capace, perfetta per tutti i tipi di terreni e avventure. Scopri Terra e preparati per scoprire nuovi orizzonti.

Seriously Gravel

52.5200'º N - 13.4050ºO

Quando eravamo piccoli, lasciavamo la nostra bicicletta davanti alla porta di casa in attesa di prenderla per partire a esplorare, comprare qualche ingrediente per la cena, qualcosa di indispensabile, una missione che richiedesse abilità e velocità per solcare strade e marciapiedi fino al negozio, prendendo una deviazione per saltare, derapare, schivare la gente e sbucciarci le ginocchia.

Ma siamo tutti cresciuti e abbiamo cominciato a prendere la bicicletta e la vita sul serio. Tutti? No. Nel cuore di Berlino un gruppo de irriducibili aspettano ancora che suoni la campanella per saltare sulla bicicletta e uscire a volare.

“Alcuni dei miei amici dicono che dovrei prendere le cose un po’ più sul serio. Ma questo è il mio stile”

Questo è "The Gravel Club", e lui è Sasha, che un giorno ha scoperto che non c’è migliore bicicletta che la gravel per divertirsi come un bambino.

“Bè, la bicicletta gravel ti dà tanta libertà. Il mondo è tuo”

E non ero solo. Fu durante il lockdown che Sasha decise di condividere quando usciva in bicicletta, pensando che un giorno magari qualcuno si sarebbe unito.

E non ero solo. Fu durante il lockdown che Sasha decise di condividere quando usciva in bicicletta, pensando che un giorno magari qualcuno si sarebbe unito.

“Volevo fare qualcosa di simile agli Angeli dell’Inferno. Hanno una sede ovunque e si ritrovano in grandi gruppi, ma senza crimini, naturalmente. Ma nessuno si deve preoccupare, perché diamo benvenuto a tutti”

“Cos’è il peggio che potrebbe succedere?”

La tua nuova Terra è ora disponibile

La compagna ideale per esplorazioni senza fine e avventure notturne. Vi è un vasto mondo là fuori e la Terra è pronta ad esplorarlo insieme a te.

Forged in solitude

43º10'28" N - 2º16'57" O

Luis Ángel Maté, ciclista professionista di Euskaltel-Euskadi, riposa la mente rifugiandosi nel cammino, che calma la tensione, la violenza, l’asprezza della competizione nella dolcezza della montagna, della terra, della pioggia e dell’acqua.

Vi è un vasto mondo là fuori e la Terra è pronta ad esplorarlo insieme a te.

Sant’Ignazio di Loyola, guerriero e cavaliere al servizio dei Re Cattolici e dell’Imperatore Carlo I, come Luis Ángel Maté, scelse di intraprendere un cammino per trovare la sua anima. Una ferita di guerra lo costrinse a letto, la lettura gli insegnò il destino, ma fu il cammino a insegnargli la calma.

Nato a Loyola, in Guipúzcoa, nei Paesi Baschi, ricevette una cannonata mentre difendeva la fortezza di Pamplona. Durante la convalescenza lesse le vite dei santi, quello che c’era, quello che si trovò tra le mani. E lì iniziò la sua trasformazione.

Sant’Ignazio era un guerriero, un attaccabrighe, un degenerato e un agguerrito cavaliere

Così intraprese il viaggio, dalla città natia di Manresa, dove visse alcuni mesi prima di imbarcarsi per Gerusalemme.

Ma Gerusalemme è un’altra storia. Torniamo indietro, torniamo a quando Iñigo, cavaliere al servizio dei re, intraprese il suo viaggio, un viaggio fisico che sarebbe stato anche un pellegrinaggio mentale. Tutti i suoi viaggi sono dentro di sé. Ignazio di Loyola scoprì nuovi mondi, ma li scoprì dentro di sé.

Allo stesso modo, Maté è alla ricerca di sé; il rumore e la furia scompaiono, la fame, la competizione e la lotta si fermano come si ferma il mare e sopraggiunge la calma.

“Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima?”

Lo sa bene Juan Bautista Mendizabal, che ci invita con passione a ricreare il cammino che il cavaliere Ignazio di Loyola percorse nel 1522.

Un cammino pieno di bellezza, da Loyola al grandioso Santuario di Arantzazu, dall’affascinante Laguardia alle montagne e la Basilica di Montserrat, fino a raggiungere Manresa.

Terra M20iTeam

Luis Ángel Maté ha effettuato il viaggio con una Terra M20iTeam, la compagna ideale per le giornate di esplorazione senza fine e per le gite di più di un giorno. Pura versatilità al servizio della tua avventura.

Fermín Lopetegui fu il primo pellegrino riconosciuto ufficialmente a completare il cammino, nel 2012, e lo ha già percorso nove volte:

“La vita è uno zaino e quando sei in pellegrinaggio da tempo sai cosa è di troppo e quante poche cose ti servono”

A volte, l’unico modo di foggiarsi è foggiarsi in solitudine.

La tua nuova Terra è ora disponibile

La compagna ideale per esplorazioni senza fine e avventure notturne. Vi è un vasto mondo là fuori e la Terra è pronta ad esplorarlo insieme a te.

Tears of Joy

38º24`8’’ N - 96º11’29’’ O

Nessuno mette in dubbio, a questo punto, la connotazione esperienziale del gravel.

In un contesto gravel cerchiamo il divertimento, scoprire nuovi e incredibili posti, perderci e ritrovarci. Ma c’è posto per la pura competizione in questa disciplina così esperienziale? Il paese di Emporia ci dimostra di sì, e ci mostra come.

Territorio Gravel

Emporia (Kansas) è un piccolo paese del Midwest, negli Stati Uniti. A semplice vista sembra un paese tranquillo, solitamente vi regna la calma, ma il 4 giugno il paese si trasforma. Centinaia di appassionati del gravel inondano le strade per vedere l’Unbound, una delle gare più grandi, diverse e speciali per goderti questa disciplina, per respirare gravel.

Il paese si riempie di colori e sfumature in questa occasione. Persone di tutti i tipi si ritrovano per godersi i meravigliosi spazi naturali che offrono Emporia e i suoi dintorni. Non c’è migliore metafora di cosa significhi il gravel di ciò che si vive a Unbound da 15 anni: persone di diverse età, nazionalità, culture e livelli fisici che pedalano lungo la stessa strada, godendosi la bicicletta.

Emporia è gravel, e il gravel è diversità.

Gravel come stile di vita

Adam Kachman è un altro folle della bicicletta che, dopo la sua partecipazione all’Unbound, si è nuovamente innamorato delle sensazioni che offre una competizione in un contesto gravel. Lelan, Kristi Mohn, Yuri Hauswald, Zander Ault, Marley Blonsky o Heidi Rentz sono solo altri esempi che provano che esperienze come l’Unbound alimentano lo spirito e fanno scaturire sensazioni che non provavi da tempo.

Adam Kachman è un altro folle della bicicletta che, dopo la sua partecipazione all’Unbound, si è nuovamente innamorato delle sensazioni che offre una competizione in un contesto gravel. Lelan, Kristi Mohn, Yuri Hauswald, Zander Ault, Marley Blonsky o Heidi Rentz sono solo altri esempi che provano che esperienze come l’Unbound alimentano lo spirito e fanno scaturire sensazioni che non provavi da tempo.

The Unbound Faces

“Il gravel è per tutti”

Zander Ault – Gravel passionate

“È una passione condivisa”

Marley Blonsky – Cycling Influencer

“Tutti possono sentirsi come a casa nella famiglia gravel”

Adam Kachman – Professional cyclist

“Sono le cose inattese che rendono un momento indimenticabile”

Heidi Rentz – Professional cyclist

La tua nuova Terra è ora disponibile

La compagna ideale per esplorazioni senza fine e avventure notturne. Vi è un vasto mondo là fuori e la Terra è pronta ad esplorarlo insieme a te.

Elkano: First Time Around The World

38º24`8’’ N - 96º11’29’’ O

500 anni fa, un marinaio basco chiamato Juan Sebastián Elkano scrisse un capitolo della storia che vale la pena ricordare.

Elkano, nato nella località di Getaria nel 1487, fu il comandante della prima circumnavigazione della Terra nel 1522 a bordo della nave Victoria. Arruolato nella spedizione di un altro illustre esploratore e marinaio, Ferdinando Magellano, partì nel 1519 con cinque navi alla ricerca di spezie nell’Oceano Indiano seguendo una rotta sconosciuta e ancora inesplorata.

Dopo molte fatiche e dopo la morte di Magellano, comandante iniziale della spedizione, riuscirono ad attraversare per la prima volta il Pacifico e ad arrivare alle Filippine al comando di Elkano.

Per addentrarsi nel mare serve necessità, ambizione o curiosità.

A partire da quel momento Elkano guidò la spedizione e riuscì a condurre i sopravvissuti fino alla loro destinazione, le isole Molucche. Una volta lì, prese la decisione di tornare passando a sud dell’Oceano Indiano aprendo una nuova rotta e, in tal modo, dimostrò che la Terra è rotonda.

500 anni fa, questa avventura contribuì all’inizio dell’Era Moderna, collegando terre e popoli in maniera globale.

Questo evento ebbe una rilevanza mondiale e diede una svolta a livello culturale, geografico e soprattutto umano: mise in discussione l’ordine stabilito e tracciò nuove linee in tutti i sensi. Elkano mise, 500 anni fa, la prima pietra di una riflessione globale, portando dal suo viaggio nuovi modi di pensare e di concepire il mondo.

In un certo senso, quando saliamo sulle nostre biciclette, ci possiamo sentire Elkano per qualche istante. Su una bicicletta il desiderio di scoprire e di esplorare si appropriano completamente del nostro essere.

La bicicletta è un mezzo idoneo per questa scoperta, sia interna che esterna. Oltre a portarci in luoghi vergini e remoti, la bicicletta fa lavorare il corpo. E quando il corpo lavora, la mente riposa. Sulla bicicletta diamo via libera ai pensieri, arriviamo più lontano in entrambi i sensi.

Per cui, possiamo concludere che lo scopo non è pedalare; pedalare è il mezzo. Il mezzo per scoprire nuovi luoghi ma anche per rincontrarci con noi stessi.

Come Elkano tracciò nuove rotte sul mare, la bicicletta ci accompagna ogni giorno per connetterci non solo con il nostro ambiente, ma anche con il nostro interiore.

Dobbiamo imparare a esplorare da dentro, disimparare da noi stessi.

La tua nuova Terra è ora disponibile

La compagna ideale per esplorazioni senza fine e avventure notturne. Vi è un vasto mondo là fuori e la Terra è pronta ad esplorarlo insieme a te.