
I sentieri che ci collegano
I sentieri ci collegano gli uni agli altri, a nuovi luoghi e alla storia che è scritta nella terra. Questi piccoli nastri di terra hanno dato forma a vite storiche, hanno il potere di cambiare le comunità e ci permettono di raccontare le nostre storie alle generazioni future.
Trail Tales vuole collegare questi sentieri con le storie che hanno raccontato, rispettando i sentieri che abbiamo e costruendo le strade del futuro.
Salt of the Earth
Una storia che va oltre la superficie della costruzione di sentieri, il racconto di come una comunità, che ha mantenuto una singolare identità di città mineraria trasformata in meta del gioco d'azzardo, abbia deciso di conservare le proprie risorse naturali sotto forma di attività ricreative all'aperto.
La passione per l'avventura
Tutti noi condividiamo l'amore per l'esplorazione e l'avventura, che ci accomuna a prescindere dalle nostre origini. Qui potete scoprire di più sulla nostra passione per la creazione di prodotti che aprono un mondo di possibilità ai ciclisti di tutto il mondo.
Episodi di Trail Tales
Ogni sentiero ha una storia. Scoprite il mondo attraverso i nostri episodi di Trail Tales.
Costruzioni di percorsi
Cambiare il mondo, un sentiero alla volta.
Avete un progetto di sentiero?
Ogni anno selezioniamo i progetti di trail da sostenere. Per farlo ci avvaliamo di un piccolo comitato di ciclisti e costruttori di sentieri. Se volete che prendiamo in considerazione il vostro progetto di trail, inviateci i dettagli del vostro progetto e il suo impatto sulla comunità locale.
Avete un progetto di sentiero?
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Dafydd Davis è un uomo modesto. Non si sarebbe definito un pioniere se non gliel’avessi suggerito, ma la sua storia coincide con uno dei grandi momenti di sviluppo della mountain bike.
La fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta sono stati quelli del primo boom di questa disciplina. Nonostante la sua crescente popolarità, i ciclisti del Regno Unito dovevano limitarsi a strade, mulattiere e una manciata di altri sentieri.
“Quindi, sei davvero stato un pioniere?”
“Credo di sì, immagino di esserlo stato”.
I primi sentieri (che fanno ancora parte dell'esistente rete di Coed Y Brenin) erano poco più che vecchi tracciati riproposti, con qualche piccolo ritocco occasionale e della segnaletica. Vi erano sezioni di flow, ma erano anche tecnicamente impegnativi, soprattutto considerando la tecnologia e la geometria delle bici di allora.
Nel Regno Unito stava nascendo un trail center e con esso un nuovo modo di pedalare.

Rise M20
Angus e Rob guidano la nostra Rise H20 in due delle tre combinazioni di colori disponibili di serie. Rob pedala sull'elegante versione bianca e verde e Angus ha scelto la carbonio blu con loghi in rosso-oro.
Che cos'è un trail centre?
Da quei primi passi verso una destinazione ciclistica espressamente costruita, il concetto di trail center si è in realtà evoluto pochissimo.
Circuiti accessibili appositamente costruiti, con il più alto numero possibile di singletrack.
Sono percorsi segnalati con un chiaro punto di partenza e di arrivo. L'itinerario offre progressione e sfide per rider di tutti i livelli. In oltre, dispongono di tutto ciò che fa sentire i ciclisti a proprio agio, come un parcheggio, un bar, un negozio di biciclette o semplicemente qualcuno da salutare.
AAumentando la popolarità dei primi sentieri, ha acquisito importanza la loro valutazione. Le cose che ora diamo per scontate, dalla segnaletica a ogni incrocio a un posto dove acquistare una camera d'aria e un panino, avevano bisogno innanzitutto di qualcuno che avesse l'idea e che poi la realizzasse.
La storia si ripete
La storia molto raramente è lineare come ci piace immaginare. Dafydd è stato sicuramente uno dei primi a creare il concetto di trail center, ma non l'unico. Almeno non per molto tempo.
Circa nello stesso periodo in cui Dafydd era impegnato in Galles, Rik Allsop aveva le stesse conversazioni con la Commissione forestale in Scozia e si sporcava le mani costruendo sentieri nei boschi di Mabie e Ae.


Evoluzione
Quando abbiamo incontrato Rik, era appoggiato alla porta aperta del suo negozio di biciclette, proprio lungo la strada dei suoi primi progetti a Mabie. All'interno troviamo un vero e proprio tesoro, con oggetti risalenti a quei giorni lontani. Incorniciata da una pila di vecchie camere d'aria, vi è una mappa dei sentieri di Drumlanrig, tutti costruiti da Rik con risorse davvero esigue. Molti sono stati creati a mano, utilizzando solo materiali disponibili sul posto.

Rik si appoggia all'indietro prima di iniziare a raccontare una storia, quasi come un corridore puntellato ai blocchi di partenza. E la narrazione stessa ha il ritmo delle gare. Altrimenti come si potrebbero condensare più di vent'anni di storia in una breve conversazione?
Altrimenti come si potrebbero condensare più di vent'anni di storia in una breve conversazione?
“Voglio dire, stavamo costruendo dei sentieri molto prima di iniziare a lavorare con la Forestale. Ovviamente era illegale, ma in zona c'erano forse solo cinque appassionati di mountain bike, non certo come oggi. Non è che un giorno abbiamo detto ‘faremo un trail center’, ma credo che come gruppo di individui ci siamo resi conto che dovevamo coinvolgere la Commissione forestale se volevamo che ciò che stavamo facendo avesse una certa longevità”.
Questa è la mia prima volta sulla Rise e non potrebbe essere più divertente!
Angus
Parte del paesaggio
È interessante sentire Dafydd e Rik parlare dei sentieri che hanno costruito. Si esprimono con la stessa passione e attenzione: un rapporto profondo con la terra che va ben oltre il fatto di creare una superficie per pedalare.
Entrambi hanno utilizzato solo i materiali presenti in loco per costruire i percorsi e hanno ridotto al minimo l'utilizzo di risorse. Tale decisione sorgeva dal desiderio di creare un sentiero che sembrasse essere sempre stato lì, che fosse veramente parte del paesaggio piuttosto che starvi appoggiato sopra. Rik lo riassume perfettamente:
La natura ci dà tanto in termini di caratteristiche. Molto più di quanto si potrebbe mai pensare di progettare, quindi perché non sfruttarlo al meglio?
"È flow, no?", dice Rik, attingendo per la spiegazione da quella miscela di ingegneria, scienza, arte e duro lavoro necessaria per costruire un sentiero. La vera arte sta nel creare flow indipendentemente dal fatto che il terreno sia pieno di radici, nodoso o sconnesso. È un tipo diverso di flow, ma c'è.
È una sorta di gioco mentale e fisico: la ricompensa che si ottiene ricomponendo un puzzle a tutta velocità.

Evoluzione circolare
In un certo senso sia Drumlanrig sia Coed Y Brenin sono diversi dalle centinaia di trail center che in seguito hanno ispirato. Nonostante siano più lunghi della maggior parte di circuiti, sono interessanti e coinvolgenti anche su una bici moderna. La velocità deve essere gestita e le linee scelte. La tua sicurezza di guida definisce esattamente quali siano tali linee.
Per milioni di persone, hanno reso la mountain bike più accessibile geograficamente, tecnicamente o semplicemente aumentando la consapevolezza di ciò che c'è in giro.

Comunità
Rik e Dafydd hanno usato entrambi una parola quando hanno descritto i trail centre: comunità. I trail center significano folle riunite ogni umida domenica nell'enorme centro visitatori di Coed-y-Brenin, pozzanghere fangose che si accumulano sotto i piedi mentre sorseggiano le loro birre. Sono anche le gite con le famiglie a cui Rik fa da guida il sabato, per allenare una nuova generazione di ciclisti.


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Rise M20
Come bici da trail, la nostra Rise è un'ottima scelta, con una batteria più che sufficiente per percorrere i tuoi sentieri preferiti e la sensazione di guida naturale che lo rende divertente.


Rob Jolley
Rob può dedicarsi praticamente a qualsiasi cosa, dall'agricoltura al lavoro sui sentieri e dalla mountain bike al gravel. Jolley di nome e jolly di fatto, Rob porta il divertimento in ogni corsa.

Angus Hardie
Angus fa parte della famiglia Orbea e sicuramente sa come mettere alla prova le nostre bici. Con uno stile di guida veloce e fluido, non c'è tracciato che Angus non possa dominare. La leggenda narra che in certi ambianti fosse conosciuto come "Gin Slayer".
La storia non è solo ciò che riportano i libri, è fatta di persone, vite, esperienze.
La migliore è palpabile, è quella che possiamo toccare con mano, sentire e in qualche modo ci lascia il segno. Nell'episodio 2 di Trail Tales ci recheremo nelle Yorkshire Dales, percorrendo un sentiero pieno di storia.
Un singletrack si snoda lungo i ripidi fianchi di Gunnerside Gill, collegando l'omonimo villaggio con la sottostante città fantasma composta dagli edifici abbandonati della vecchia miniera.
In una brughiera desolata ma bellissima, delle gallerie si estendono in profondità nelle colline per parecchi chilometri. Dagli inizi dell'estrazione del piombo, in epoca romana, fino al periodo di massimo splendore e al declino nel 1700 e 1800, gli esseri umani hanno plasmato il paesaggio di Gunnerside lasciando il segno del loro passaggio.



Guidare una nuova bici per la prima volta in un video è sempre snervante, fortunatamente la Occam dà subito ottime sensazioni.
Rebecca
Alla fine del sentiero si trova la vecchia fucina di Gunnerside, con un paio di storie da raccontare, poiché quasi non è cambiata da quando è stata inaugurata, nel 1795.
Possiamo trovare Stephen Calvert, rappresentante della sesta generazione di fabbri della sua famiglia, esattamente nello stesso posto in cui stavano i suoi antenati prima di lui. Riscalda il metallo nella stessa fornace e lo modella sulla stessa incudine.


Il mondo oltre la soglia della fucina sarà anche cambiato al punto da divenire irriconoscibile, ma entra e scoprirai che l'antica arte del fabbro permane immutata.
Stephen lavora alacremente ed estrae con perizia il metallo rovente dalla fornace. Ogni colpo di martello ha uno scopo. Per molti versi è un processo semplice ma, come l'andare in bicicletta, occorre tempo per diventare veramente abili. Il fabbro di Gunnerside non rifornisce più le miniere, ma la sua arte è ancora viva.


Occam M-LTD
Le discese ripide e rocciose e le dure salite di queste valli dello Yorkshire sono perfette per la Occam M-LTD.
Le colline tacciono, non vi sono più minatori a Swaledale, ma il loro andare e venire quotidiano dalle gallerie ha lasciato a noi ciclisti un sentiero da percorrere attraverso le rovine della miniera e le ondulate colline.
Lo scattare dei mozzi sostituisce le grida, i canti, le chiacchiere e il fragore dell'industria, amplificando i suoni del passato.


Noi ciclisti possiamo letteralmente ripercorrere le strade segnate dalla storia e, così facendo, mantenerla viva più a lungo, proprio come fa Stephen ogni volta che apre la porta della fucina.

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Occam M-LTD
Le discese ripide e rocciose e le dure salite di queste valli dello Yorkshire sono perfette per la Occam. Leggera ed efficiente, si arrampica in modo fantastico ma ti permette di spingere forte sulle discese.


Rob Jolley
Rob può dedicarsi praticamente a qualsiasi cosa, dall'agricoltura al lavoro sui sentieri e dalla mountain bike al gravel. Jolley di nome e jolly di fatto, Rob porta il divertimento in ogni corsa.

Rebecca Williams
Rebecca è una ragazza del nord che adora gli sterrati. Si è fatta le ossa sulle rocce, radici e fango del Peak District e della Wharncliffe Wood, ha un grande talento sulla bici e ama la vita all'aria aperta.
La storia della costruzione di trail nelle North Shore Mountains di Vancouver e la sua eredità sono davvero incredibili. Pochi luoghi al mondo hanno avuto lo stesso impatto sulla comunità della mountain bike come questa mecca canadese.
Fin dagli anni '80, la natura progressiva di tali sentieri ha forzato i limiti della mountain bike, incontrando non pochi ostacoli lungo il percorso. Stretti ponti di legno e lastre di rocce erano le caratteristiche preferite dai primi costruttori della zona.

“È iniziato tutto negli anni '80, quando Digger e i suoi compagni trascorrevano ore nei boschi e creavano trail per uno sport che ancora non esisteva”


“Il distretto è stato a lungo estremamente contrario alla mountain bike e per quanto sembri incredibile, i costruttori di allora erano etichettati come “teppisti”. Dopo molti sforzi organizzarci, finalmente nel 1997 è stata costituita la North Shore Mountain Bike Association (NSMBA)”
Geoff Gulevich, Orbea Ambassador - freerider

Rise M Team
Geoff sceglie la nostra Rise M Team per il suo stile di guida North Shore. Sinceramente consigliamo la Rallon o la Wild FS alla maggior parte delle persone, ma la Rise è perfetta per lo stile fluido ma divertente di Geoff.
“North Vancouver possiede un'ubicazione interessante, perché a quattro passi da una grande comunità vi sono territori selvaggi. Quando la comunità dei costruttori di trail guarda il fianco di una montagna, vede una tela bianca piena di opportunità. Ma quando lo fa un funzionario, vede un mosaico di terreni con interessi, diritti e titoli in conflitto che devono trovare un equilibrio.”
John Hawkins, Direttore di Rec sites & trails
“Mi auguro di aver creato dei trail divertenti e di aver portato dei sorrisi sui volti delle persone. Ecco quale voglio che sia la mia eredità.”
Todd “Digger” Fiander, costruttore di trail
Benché la costruzione illegale si sia ridotta, vi saranno sempre persone che sfidano la normativa. Alla fine, la maggior parte dei ciclisti ha un grande rispetto per la terra e per chi la gestisce.
La speranza è che, con la collaborazione di costruttori, ciclisti e governo, questi sentieri vengano conservati per le generazioni future.


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Rise M Team
Geoff guida la Rise M Team, con la forcella Fox 36, la scelta ideale per il suo stile di guida. La batteria da 360 Wh mantiene la bici il più leggera possibile ma fornisce parecchia potenza per muoversi sui sentieri del North Shore.


Geoff Gulevich
Veterano della Red Bull Rampage, originario del North Shore e uno dei ciclisti dalla guida più fluida in circolazione, Geoff ha bisogno di poche presentazioni. Oltre a essere uno dei migliori freerider del mondo, produce ottimi contenuti, facendo sembrare facili i percorsi difficili con il suo stile inconfondibile.
Sappiamo che l'Euskera è una delle poche lingue uniche al mondo, che è sopravvissuta a molte sfide ed è ancora ampiamente parlata.
I baschi erano balenieri e marinai impavidi, nonché pastori e contadini. Non sappiamo quando iniziarono la caccia alle balene, ma è noto che alla fine del Medioevo governavano il commercio marittimo. Nel XV secolo, circa l'80% delle navi che attraccavano a Bristol (Regno Unito) erano basche ed erano cariche di minerale di ferro, olio di balena, lana di Castiglia e vino di Bordeaux.

I baschi avevano bisogno di imbarcazioni robuste per sopravvivere agli agitati mari del Golfo di Biscaglia e la terra dava loro i materiali perfetti.
Le montagne basche contenevano abbondanti giacimenti di minerale di ferro, oltre a foreste da cui ottenere il carbone per raffinarlo. Inoltre, i boschi di querce e faggi fornivano legno resistente. Anche la sorte ebbe la sua importanza, poiché nel IX secolo, grazie a un incontro con i vichinghi, impararono il modo migliore per costruire barche solide e veloci. Sfruttando appieno le risorse naturali e le conoscenze acquisite, svilupparono la tecnologia cantieristica, fino a dominare il settore a livello mondiale.

I sentieri del ferro sono invece più ampi, con curve dolci, e passano spesso attraverso gallerie nel fianco della montagna.
Lì il minerale di ferro veniva estratto e trascinato giù per la montagna con cavallo e carro, e in seguito con piccoli treni.
Ovviamente, una tale storia industriale lascia tracce sul territorio e ancora oggi è possibile percorrere i vecchi sentieri che iniziano sulle montagne vicine alla costa. Le strade strette e tortuose che portavano a valle il carbone sono facilmente riconoscibili dai regolari segni della terra bruciata dove per secoli il legno venne trasformato in carbone.

"La Occam è la bici perfetta per questi sentieri naturali stretti e tortuosi in cui devi davvero darti da fare per essere agile."
I sentieri del ferro e del carbone si trovano sulla costa dove il minerale veniva trasformato in ferro e acciaio utilizzando il calore del carbone, ma vanno anche oltre
Dalla costa si estendono a ventaglio, seguendo le balene e le rotte commerciali attraverso l'indomita distesa dell'oceano. Qui sono più difficili da seguire, ma non impossibili. Grazie a vecchi documenti, gli storici possono rintracciare le navi basche e tracce della lingua in paesi lontani.
Sappiamo così che molto presto nella loro storia si avventurarono in Norvegia e da lì in Islanda. Nel XVI secolo, i coraggiosi marinai baschi attraversavano regolarmente l'Atlantico per commerciare con il Canada.

Rise M-Team
Lierni guida la nostra Rise top di gamma, la bici più leggera della famiglia, una macchina progettata per espandere la tua esperienza trail e avvicinarti al momento. Meno "elettrica" e più "bicicletta".
Si stima che, alla fine del XVI secolo, cinquemila baschi navigassero ogni anno attraverso l'Atlantico senza carte nautiche e intrattenessero scambi pacifici con i nativi americani. È rilevante il fatto che, durante tali viaggi, i baschi non soffrissero di scorbuto, malattia che quasi 200 anni dopo uccideva ancora i marinai britannici e francesi. Ciò è stato attribuito al loro consumo liberale di sidro, una passione ancora oggi molto comune in qualsiasi parte dei Paesi Baschi.
I sentieri che iniziano sulle montagne basche, quindi, conducono verso la costa e poi da lì si estendono attraverso l'oceano Atlantico fino al Canada.
È uno di questi sentieri che seguiamo oggi, quello della nave, “San Juan”. Questo percorso ha probabilmente avuto origine a metà del 1500, quando un albero fu abbattuto e trasformato in tavole. Contemporaneamente, venne estratto del minerale di ferro dal terreno e prodotto carbone in alta montagna. Questi tre ingredienti seguirono i nostri sentieri lungo la montagna, attraverso tunnel, ponti e foreste, fino alla costa. Qui furono lavorati da alcuni degli artigiani più abili del mondo e, lentamente, venne costruita la San Juan.

Era lunga 52 piedi, pesava 240 tonnellate e vantava 3 alberi e un equipaggio di 60 robusti baschi. Salpò nel 1565, sulle tracce della sfuggente balena franca, attraverso lo spietato oceano Atlantico, fino a Terranova. Sbarcati lì, i marinai commerciavano con i nativi americani, insegnavano loro un po' di Euskera e trasformavano il grasso di balena in olio. Fu in quel luogo che il disastro colpì, sotto forma di tempesta, rompendo la catena dell'ancora e affondando la nave nelle fredde acque di Red Bay, Terranova. E lì rimase per più di quattro secoli, fino a quando fu scoperta nel 1978. Grazie alle acque fredde e alla copertura di fango, la nave era perfettamente conservata e per 30 anni un team di scienziati ha lavorato incessantemente per sollevarne con cura delle parti, modellarle e sostituirle nella loro tomba d'acqua.

Albaola è la fondazione basca creata per ricostruire la San Juan, utilizzando metodi tradizionali e materiali locali.
I lavori sono iniziati nel 2013 quando sono stati selezionati e abbattuti alberi locali, il ferro trasformato in chiodi e artigiani del posto hanno iniziato il faticoso processo di ricostruzione della San Juan, utilizzando tecniche antiche ormai quasi dimenticate. Una volta terminata, la nave riprenderà le vecchie rotte, alla conquista dell'altro capo dell'Atlantico, in una ricostruzione di quel fatidico viaggio del 1565. Nel frattempo, i ciclisti locali continueranno a percorrere i sentieri che si snodano dalle cime dei monti baschi fino alla costa atlantica, da dove proseguono, attraverso le onde, verso coste lontane, che noi non possiamo raggiungere.




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Occam M10
Igor guida la Occam M10 con la robusta forcella Fox 36 e la finitura Raceface. Con i suoi 176 cm di altezza e la sua esperienza in BMX, Igor utilizza una taglia M con reggisella telescopico Fox Transfer da 170 mm.

Rise M-Team
Lierni guida la versione M-Team della Rise. Il controllo che fornisce una forcella Fox 36 è perfetto per il suo stile di guida, poiché aumenta la sicurezza sulle discese, pur rimanendo sufficientemente leggera.

Occam M10
Doug è alto 179 cm e guida la Occam taglia L con un reggisella telescopico Transfer da 170 mm e forcelle Fox 36. Il ciclista usa pedali piatti Atlas di Raceface. La combinazione di colori oro è stata scelta grazie al nostro programma MyO.

Igor Eskudero
Igor proviene dal DH e dal BMX, ma il suo amore per la montagna lo ha portato alla mountain bike. È guida di basqueMTB e condivide la sua passione con i ciclisti di tutto il mondo.

Lierni Lekuona
Lierni ha iniziato a correre su strada prima di scoprire quanto fossero divertenti i sentieri. Divide il suo tempo tra le gare di XC e lunghi trail.

Doug Mcdonald
Doug ha seguito il suo cuore fino ai Paesi Baschi dove, nel 2009, ha avviato un'attività di guida mountain bike. Lo troverai che accompagna rider provenienti da tutto il mondo sui migliori sentieri dei Pirenei.
Queste strade in altitudine erano il collegamento più veloce tra villaggi isolati e spesso seguivano itinerari impegnativi attraverso passi di alta montagna, piuttosto che i sentieri più lunghi e sicuri nella valle.
Questi sentieri sono ricchi di storia e ci parlano di vecchi modi di vita, antiche alleanze e modelli storici di commercio.

Contengono così tanta storia umana che, mentre li percorri, senti che ti lasciano il segno, molto più di quanto tu non faccia, creando un legame con tutte le anime che sono passate di lì prima di te.


Rise H10
La nostra Rise H10 è la compagna perfetta per questi sentieri. La batteria da 540 Wh consente maggiori possibilità, ma la bici rimane comunque sufficientemente leggera da essere trasportata sulla cima, se necessario.
Lo scopo crea l'uso
All'inizio del XX secolo, la graduale diminuzione della vita rurale ha portato al massiccio spopolamento di vaste aree della Spagna, poiché sempre più persone cercavano una vita migliore nelle città in espansione. A poco a poco queste zone sono diventate deserte, i piccoli villaggi sono stati in gran parte abbandonati e le case sono andate in rovina.
I paesi sopravvissuti vennero collegati da nuove strade, costruite con grandi interventi di ingegneria civile promossi dalla dittatura. A causa di questi cambiamenti, molti sentieri persero la loro ragione di essere e, di conseguenza, cessarono di esistere.

Un gruppetto di matti
Questa non è quindi la storia di un'invenzione, si tratta piuttosto di una reinvenzione. Gli antichi sentieri persero il loro scopo con il mutare della geografia umana, svanendo essi stessi, fino a quando un piccolo gruppo di appassionati della mountain bike non diede loro un nuovo utilizzo. Questi pionieri hanno cercato le antiche strade maestre, scovando indizi sul terreno, su vecchie mappe o parlando con le generazioni più anziane.
Eravamo solo un gruppetto di matti, dei romantici che scalavano le montagne portandosi le bici!
Quella ricerca di ciò che c'è dall'altra parte, del singletrack perfetto su cui nessuno è mai passato prima, ha spinto questi ciclisti sempre più in alto sulle montagne. La realtà, tuttavia, non era sempre un sogno e molti sentieri erano così deteriorati da non essere percorribili o non erano affatto divertenti.
Ciò non ha però fermato questi esploratori a 2 ruote, che hanno chiesto il permesso di riaprire i vecchi sentieri e, armati di picconi, vanghe e motoseghe, li hanno trasformati, rimodellandoli per la mountain bike.

È stata la mia prima pedalata con la Rise H e mi ha davvero sorpreso. È molto simile alla Occam ed è così divertente da permettermi di superare i miei limiti su questi sentieri di alta montagna.
- Quiri
La passione ispira e nuovi utenti significano nuova vita
I tempi sono cambiati e ora pedalare in alta montagna sui Pirenei è considerato normale, perlomeno nell’ambito della comunità mountain bike.

Ora sempre più ciclisti utilizzano questi percorsi e l'uso li migliora. Il passaggio delle gomme leviga la superficie e ogni ciclista che si ferma per togliere un sasso o tagliare un ramo dal sentiero aiuta a riportarlo in vita.
Non bisogna poi dimenticare gente come Javier, Ángel e Maia che, con le altre persone coinvolte in questi progetti, si dedicano a mantenere, migliorare e soprattutto promuovere l'uso di questi antichi sentieri. È solo con gli utenti che questi percorsi acquisiscono uno scopo ed è solo con uno scopo che riacquistano vita.
L'eredità
Come in passato, questi sentieri stanno ricominciando a portare il commercio in questi minuscoli villaggi dei Pirenei. Sicuramente un tipo di attività diversa, ma comunque commercio. Man mano che i ciclisti vengono a percorrere i sentieri offrono a queste valli l'opportunità di diversificare la loro economia e i paesi in cui un tempo vivevano soprattutto contadini, ora ospitano servizi di navette, guide, negozi di biciclette, bar, ristoranti e hotel.
La vita dà forma ai sentieri e loro alla vita. È lo stesso ciclo che esiste da generazioni. Gli usi si evolvono e gli utenti cambiano, ma anche se è tutto diverso, in fondo tutto rimane uguale.
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Rise H10
La bici utilizzata in questi episodi è la Rise H10 nei colori MyO personalizzati. La combinazione di batteria da 540 Wh, robuste forcelle Fox 36 e peso ridotto rende questa bici perfetta per lunghe giornate di esplorazione sui ripidi sentieri di montagna.


Quiri
Quiri faceva parte di una famosa band punk spagnola negli anni '80, ma ora si diverte esplorando sentieri sui Pirenei e condividendo avventure e risate sul suo famoso canale YouTube.

Cesar
Cesar ha fatto parte di un gruppo di ciclisti che hanno portato il proprio marchio di freeride sui Pirenei spagnoli. Purtroppo le acrobazie di una volta sono finite da tempo, ma lui continua a gareggiare con successo in eventi gravity, è un costruttore attivo di sentieri e ora risiede a Whistler.
Una volta, queste terre erano abitate da resistenti comunità ma, all'inizio del XIX secolo, tali popolazioni si sono gradualmente spostate verso le città, in cerca di migliori condizioni di vita.
La stessa storia si ripeteva in buona parte della Spagna rurale; piccoli villaggi venivano abbandonati e le case, che un tempo ospitavano famiglie, diventavano rapidamente rovine popolate da uccelli.
La Guara di oggi è un luogo disabitato, una delle aree meno popolate d'Europa, con una densità circa quattro volte inferiore a quella del deserto del Sahara.
È una zona da percorrere con cautela e raramente gli incauti non vengono castigati, poiché, come dice la gente del posto, Guara ti può uccidere se vuole.

Tuttavia, nonostante la sua aspra natura selvaggia, è un luogo innegabilmente affascinante. È piena di contrasti e sorprese, con splendidi affioramenti rocciosi, ruscelli cristallini, cascate incredibili e viste mozzafiato sulle montagne dei Pirenei a nord.
“È la mia prima volta a Guara ed è stato bello percorrere sentieri che hanno una storia così lunga. Sono rimasto stupito dalle caratteristiche naturali della roccia e da quanto fosse divertente guidare qui. Oggi abbiamo scalato quasi 2000 m e avevo sufficiente batteria sulla Rise”
- Damien Oton

A volte trovi persone che si adattano così bene all'ambiente circostante da dare per scontato che siano sempre state lì, e questo è il caso di Bertrand.
Sotto il suo sporco cappello a tesa larga, il volto vivace e segnato dalle intemperie di Bertrand racconta la storia di una vita di avventure.
Il luccichio nei suoi occhi suggerisce un profondo umorismo, empatia e amore per la vita, ma non vi è dubbio che sia un uomo duro, da trattare con rispetto. È facile pensare che si aggiri da sempre per queste terre, ma non è così.
La leggenda narra che Bertrand stesse percorrendo il deserto del Sahara quando, per caso, incontrò un compagno di viaggio che riconobbe in lui uno spirito affine e gli indicò in una mappa disegnata grossolanamente la posizione di un villaggio abbandonato.


Quindi tornò a casa, caricò tutto sulla sua macchina malconcia e seguì la mappa, raggiungendo Nocito, nel centro di Guara. Qui trovò solo accidentati sterrati ed edifici parzialmente in rovina, ma capì subito che questa landa selvaggia era il suo posto nel mondo e decise di riscoprire i segreti che celava. Sono passati più di quarant'anni e non se n'è mai andato.

Inizialmente a piedi e poi con i suoi amati cavalli, Bertrand ha iniziato a riscoprire i vecchi sentieri lasciati dalle generazioni precedenti e a riaprirli. Con l'aiuto di altri pionieri che la pensano come lui, ha ricostruito le case in rovina, pietra dopo pietra, e lentamente ha dato inizio al lungo processo per riportare in vita il villaggio.
A quell'epoca, l'unico modo per raggiungere Nocito era attraverso un impegnativo sentiero sterrato, che ci arrivava solo vicino 15 anni prima, e sarebbero trascorsi decenni prima che vi fosse la corrente o il telefono. Tuttavia, si formarono famiglie e nacquero dei bambini, tra cui la figlia di Bertrand e Maji, Eva, una delle poche nate a Guara in oltre un secolo. La nascita di bambini ravviva un villaggio, ma Bertrand si rese conto che anche i sentieri che aveva riscoperto potevano aiutare a portare visitatori, attività e vita a Nocito.

Quei tracciati dovevano essere utilizzati, altrimenti sarebbero scomparsi velocemente, ed è qui che entriamo in scena noi mountain biker.
I primi ciclisti iniziarono a cercare i sentieri impervi che Bertrand aveva riaperto, tentando di superare i propri limiti sui percorsi naturali più impegnativi che riuscivano a trovare. E nella Sierra di Guara vi era grande abbondanza di tali sentieri. Bertrand mostrava loro i tracciati su mappe disegnate a mano e talvolta li accompagnava sul suo cavallo.

“Quando ho sentito che sarei dovuto stare al passo con un cavallo in salita e con Damien Oton in discesa c'era solo una bici che volevo: la Rise!”
- Doug Mcdonald

Questi primi biker esplorarono e gradualmente trovarono i sentieri e il modo migliore per unirli creando itinerari. Tali esplorazioni spingevano spesso biciclette e ciclisti al limite e parecchi rider locali ne portano ancora le cicatrici o possono raccontare delle ossa rotte su queste piste tecniche e spietate. Così, sentiero dopo sentiero e racconto dopo racconto, la leggenda di Guara si è diffusa presso la comunità locale di mountain bike.

Quando Bertrand parla dei suoi cavalli, usa spesso una parola: rispetto.
È alla base del rapporto che instaura con ogni animale, invitandolo a seguirlo e promettendogli divertimento, piuttosto che facendo uso della forza. Ci sono molti parallelismi con il modo in cui noi mountain biker ci rapportiamo con luoghi selvaggi come Guara. Possiamo usare queste terre per il nostro piacere, per divertirci, ma il RISPETTO deve essere al centro di tutto; rispetto per Guara, i suoi abitanti, la sua storia, la sua natura e, naturalmente, per i sentieri. Se siamo rispettosi, possiamo continuare ad accedere a questi luoghi, in caso contrario sappiamo che la relazione tra i mountain biker e la natura selvaggia sarà breve e pieno di conflitti.


Pedala libero, divertiti ed esplora, ma fallo con tutto il rispetto che puoi sentire nel cuore. AVANTI TUTTA!
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Rise M-Team
Doug e Damien guidano la nostra Rise M-Team con la batteria da 360 Wh e le forcelle Fox 36. La Rise Carbon ha la batteria sufficiente affinché ciclisti in forma possano guidare tutto il giorno, fornendo l'aiuto necessario per rendere divertenti le salite tecniche a Guara. Sia Damien sia Doug scelgono le gomme Maxxis Minion attraverso MyO. Doug utilizza le manopole Raceface Getta Grip nella larghezza di 33 mm che, secondo lui, aiutano davvero le sue mani su questi sentieri sconnessi.


Damien Oton
Damien è uno dei migliori rider di enduro al mondo e un'ottima persona. Quando non è in sella, suona la chitarra e ama trascorre il tempo con la sua famiglia.

Doug Mcdonald
Doug ha seguito il suo cuore fino ai Paesi Baschi dove, nel 2009, ha avviato un'attività di guida in mountain bike. Lo troverai che accompagna rider provenienti da tutto il mondo sui migliori sentieri dei Pirenei.
Immersa negli altopiani della Foresta Nera, in Germania, si trova Friburgo, un'incantevole cittadina nota per la sua vicinanza alle colline e alle montagne che la circondano. Nel corso degli anni, i boschi sono stati il catalizzatore per riunire le persone e creare comunità in tutti i ceti sociali. La mountain bike in Germania ha i suoi limiti e l'accesso non è sempre così facile come potrebbe sembrare.
Ora alcune reti di sentieri ufficiali per mountain bike, senza limiti di larghezza, si snodano lungo i pendii frondosi delle colline fino alla città, ed è solo l'inizio. Friburgo è stata la prima.

Ma ciò non è avvenuto dall'oggi al domani né è stato facile.
Il club di mountain bike era stato originariamente istituito per legalizzare il sentiero Borderline, il primo trail a entrare a far parte della rete ufficiale.

Rise M-LTD
Falk ha scelto la Rise M-LTD per pedalare sui trail di Friburgo, che ben conosce. Grazie all'algoritmo RS Concept, la Rise Carbon favorisce una pedalata più energica e consente autonomie e livelli di salita 1,5 volte superiori a quelli di altre ebike della stessa categoria.

"La mountain bike è unica in Germania, perché vi sono molte regole ed eccezioni. Non è facile trovare o creare percorsi su cui pedalare"
Falk Schlageter
Nella maggior parte delle regioni del paese vige una normativa che stabilisce che la larghezza del sentiero debba essere di 2 m, ma qui a Friburgo le regole sono state ripensate, per adattarsi a una comunità che ha fatto sentire la propria voce.
Vi sono ancora molti percorsi che non consentono l'accesso, ma i trail per il ciclismo sono in aumento, adeguatamente mantenuti e le cose stanno andando nella direzione giusta.
Max Lürkin, seduto a bordo pista a metà di un allenamento con un gruppo di giovani con tanta voglia di fare, dice "Friburgo è una regione all'avanguardia, mentre nel resto della Germania le cose vanno molto lentamente".
Si tratta di una città unica, che si sta facendo notare, dimostrando che la mountain bike non è solo per una minoranza.
L'ex allenatore di ragazzi, Jakob Breitwieser, sostiene con una certa sicurezza che le cose "si stanno evolvendo in modo davvero positivo, perché è passato il messaggio che è uno sport di massa e non quattro pazzi che pedalano per i boschi. È adatto a tutti, dai 3/4 anni con una bici senza pedali, agli 80, in sella a una e-bike".
Sono oltre 200 i bambini che fanno parte del club e ricevono lezioni settimanali con allenatori volontari.
L'allenamento non consiste solo nell'apprendere delle abilità, ma anche ad assumere un buon comportamento sui sentieri e nei confronti degli altri e, soprattutto, a divertirsi sulla bici. Vedere i ragazzi che si ritrovano per una pedalata serale con gli allenatori è davvero molto motivante. Lo sport è bello e rimettersi in forma e è una conseguenza del divertimento che se ne ricava. Ciò è evidente nei sorrisi e i bei momenti che i giovani ciclisti condividono sul sentiero.

Il club stesso ha visto un'enorme crescita negli ultimi due anni e ora ha oltre 2700 soci.
Numeri del genere per un club di ciclismo che si concentra su trail progressivo, enduro e downhill sono piuttosto straordinari. L'aumento delle persone significa maggior traffico sui sentieri e ciò garantisce che si parli più spesso di altri accessi e aperture, ampliando così il posto che occupa la mountain bike sulle mappe. Cresce la comunità e, con essa, il tempo che la gente trascorre all'aperto. "Le persone devono fare esercizio e uscire. A questo proposito, spero che si raggiunga un'intesa e che finalmente venga abolita la regola della larghezza di 2 m del sentiero", afferma Jakob.

Rise M-LTD
Rise Carbon è leggerezza e, quando si tratta di tracciare traiettorie su certi sentieri, fa davvero la differenza. Paul ha potuto sperimentare in prima persona la maneggevolezza unica e la pedalata naturale della Rise M-LTD.
È chiaro che agendo in base a quanto si discute si possano migliorare le cose.
Friburgo ha ora 8 sentieri legali che fanno parte della sua rete, tutto grazie al club e a un'amministrazione lungimirante.
"Sicuramente è di aiuto il fatto che la città possieda le foreste, che non sono di proprietà privata, rendendo così più facile il dialogo sull'accessibilità", afferma Max. Friburgo è una destinazione che non delude, con i suoi boschi frondosi lungo grandi colline ondulate e con sentieri che raggiungono il cuore stesso della città. È in prima linea per quanto riguarda il cambiamento e altri luoghi potrebbero seguire i suoi passi.
Scopri la bicicletta di questo Trail Tales.
Rise M Team
Sia Paul sia Falk hanno scelto la Rise M-LTD per percorrere i tortuosi sentieri di Friburgo. L'opzione perfetta per questo genere di terreno, poiché la Rise Carbon combina perfettamente potenza, autonomia, interfaccia e peso, per portare la tua esperienza di trail a un livello superiore.


Paul Feser
Ambasciatore Orbea e freerider

Falk Schlageter
Primo corridore del gruppo giovanile

Quando il mestiere di tuo padre è così estremo e unico, hai solo due possibilità: o lo ami o lo odi.
Ane e Mikel potrebbero vivere nel centro di una grande città, essersi ribellati alla vita che hanno fatto fin da piccoli, potrebbero alzare il telefono e avere la cena o gli acquisti in pochi minuti davanti alla porta di casa, ciò che invece alzano è la vista e il limite non esiste.
Come ci si sente quando il tuo campo visivo è immenso e infinito?
“Santi e i suoi figli avevano ragione, queste montagne vanno accarezzate. Ecco perché ho scelto la Rise, volevo concentrarmi sui paesaggi in salita e arrivare fresca alle discese, e sapevo che il suo motore EP8 si adatta così bene alla pedalata da non farmi perdere la sensazione di vicinanza al terreno”
- Lierni Lekuona


Mikel ci fa venire la pelle d'oca e riesce a farci sentire il freddo nelle ossa quando attraversa il tunnel di San Adrián, che alimenta tante leggende. Ane ci scalda il cuore quando racconta dei suoi studi e di come si dia infinite possibilità, immense e infinite come il suo campo visivo, per poi scegliere ciò che desidera: la vita in montagna.
"Accarezziamo i pendii delle montagne di Urbia" recita la canzone popolare.

Questa terra magica è degli animali, i sentieri sono dei pastori e degli allevatori, loro li abitano e li proteggono.


Igor, Antonio e Lierni sanno bene di chi è la terra che attraversano, sentono il freddo con Mikel mentre attraversano il tunnel con la bici in spalla e sentono anche la durezza della vita che Santi ha scelto.
Lierni, Igor e Antonio accarezzano i pendii delle montagne di Urbia, prendono in prestito la terra e sono felici.

Occam M10 LT
Igor -l'uomo attaccato a un sorriso- ha scelto di godersi questo paesaggio e i suoi trail con la Occam LT. Con questa scelta desiderava rendere le discese più divertenti e selvagge. Quei 10 mm di corsa in più erano perfetti per terreni come quello di Urbia.

Loro andranno e verranno, mentre Ane, Mikel e Santi rimarranno qui, con il loro bastone di nocciolo, ad accarezzare i pendii delle montagne di Urbia.


Occam LTD
Antonio ha scelto la Occam LTD. “Volevo divertirmi al massimo in discesa e sapevo che la Occam era una scommessa vincente”.
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Rise M-Team
Lierni sa quello che fa, perché la Rise è ideale per questo tipo di percorso. È perfetta per divertirsi senza perdere la sensazione di essere tutt'uno con la bici e il terreno. Il suo motore EP8 RS è estremamente silenzioso e si adatta in modo sottile alla pedalata, reagisce immediatamente ed è così sensibile ai tuoi sforzi che a volte ti fa dimenticare che si tratta di una e-bike.

Occam M10 LT
Igor cercava qualcosa di più estremo. Nella sua versione LT, la corsa, sia dell'ammortizzatore sia della forcella, cresce, passando da 140 a 150 mm su entrambi gli assi, migliorando così le sue prestazioni in discesa.

Occam LTD
La geometria della Occam LTD la rende veloce ed efficiente su parecchi tipi di terreni. Ed è proprio ciò che Antonio cercava con questa bici.

Lierni Lekuona
Corridore XC e ambasciatore Orbea

Antonio Ester
Leggenda Trail e ambasciatore Orbea

Igor Eskudero
Corridore di BMX e ambasciatore di Orbea
Pochi di coloro che camminano e pedalano su queste cime sanno che il soccorso alpino nel Regno Unito ha subito un cambiamento radicale a partire dal 14 marzo 1951.
Gli eventi di quel giorno, e ciò che da essi si è appreso, plasmarono il modo in cui militari o civili sarebbero stati estratti dalle montagne in caso di non poterlo fare con le proprie forze.

Se si considerano i luoghi in cui sono avvenuti incidenti nel Regno Unito, si nota che vi sono parecchi relitti. Il risultato fu il Soccorso alpino della RAF, anche se in realtà si trattava solo di una squadra che utilizzava attrezzature già disponibili con poca o nessuna formazione specialistica. Questi uomini dovevano usare tale attrezzatura, indipendentemente dal periodo dell'anno o dal luogo dell'incidente.
La mancanza di equipaggiamento o addestramento specifico divenne evidente all'alba del 14 marzo 1951, quando un bombardiere pesante quadrimotore si schiantò contro la vetta del Beinn Eighe, sul famigerato Triple Buttress.

Le nuvole basse e le rigide condizioni meteorologiche nascosero il luogo dell'incidente per due intere settimane, fino a quando le squadre di soccorso non riuscirono ad arrivare.

Si dovettero quindi trascorrere i successivi cinque mesi lavorando instancabilmente per recuperare gli otto corpi delle vittime.

Occam M-LTD
Solo all'indomani di questa tragedia emerse chiaramente la mancanza di formazione e attrezzature specifiche.
Tutto ciò ci viene raccontato da David "Heavy" Whalley, che da 36 anni è membro del Soccorso alpino della RAF. È anche gli occhi e la voce di un luogo con un'eredità storica molto importante.
Territorio di Occam
Al giorno d'oggi le Highlands nord-occidentali della Scozia sono tra i migliori e più reconditi luoghi per pedalare. Persone da tutto il mondo vi si recano per guidare su percorsi tecnici particolarmente difficili. Una sorta di parco giochi per gli amanti del ciclismo all'aria aperta.
Torridon non è un luogo per i deboli di cuore; il clima mutevole e il suo isolamento richiedono una pedalata affidabile e incisiva.
Scopri la nostra Occam, una bici in grado di far fronte a terreni duri e lisci, la macchina con cui Angus e Rory hanno deciso di affrontare le salite e le discese di Beinn Eighe.

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Occam M10 LT
I tuoi amici temono che ciò che inizia come un'insospettabile uscita finisca in un'avventura indimenticabile? I tuoi percorsi preferiti includono salite e discese epiche che non sono su nessuna mappa? Inizi i tuoi giri quando non è ancora sorto il sole e finisci con una birra assieme ai tuoi grandi amici di uscita? La tua bici dovrebbe fare il suo dovere, portarti dove sogni e riportarti indietro? Se pensi di essere quel ciclista, l'Occam dovrebbe essere la tua bici.

Angus Hardie
Ambasciatore Orbea e freerider

Rory Skinner
Ambasciatore Orbea e Moto2 rider
Il territorio dello Yukon prende il nome dal maestoso fiume omonimo, uno dei più grandi del Nord America e parte fondamentale della storia e della leggenda del Nord.
Alla fine del 1800, migliaia di aspiranti minatori d'oro si riversarono a nord, dopo che Skookum Jim raccolse una pepita da un recondito torrente di montagna.
I cercatori d'oro si inoltrarono per quasi 900 km attraverso l'ignoto, sognando la loro fortuna illuminati dall'aurora boreale.

Dopo la corsa all'oro e la fuga dal Windy arm, i minatori non durarono a lungo, ma lasciarono dietro di sé vene aperte e sogni infranti. Il danno era fatto e i tradizionali terreni di caccia erano irrimediabilmente danneggiati.
Molti anni dopo, un percorso diverso sta portando il mondo esterno in questa zona.
Il programma Singletrack to Success si è concretizzato nell'estate del 2006, dopo che Jane Koepke ha presentato alla Carcross/Tagish First Nation (CTFN) un'idea per attirare gli appassionati di mountain bike. Il programma prevedeva la costruzione di sentieri sulla montagna sacra del Montana, aggiungendosi a una rete già esistente e dimenticata di percorsi minerari e di caccia.

Il bello della proposta era che non avrebbero utilizzato appaltatori esterni per fare il lavoro pesante, bensì sarebbero stati i giovani locali a costruire il futuro di Carcross, una pista alla volta.




“La comunità di ciclisti di Carcross è una gioia nascosta. I sentieri sono costruiti meravigliosamente da ciclisti appassionati che hanno svolto un lavoro straordinario.”
- Geoff Gulevich

Lavorando con la terra, il programma STS ha reso accessibile una zona isolata, consentendo a ciclisti di tutti i livelli, su bici da trail/enduro come la gamma Occam, di allontanarsi rapidamente dalle masse e di ritrovarsi ad affrontare un singletrack alpino.

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Occam M10 LT
Sia Gully sia Stokes hanno scelto di guidare la Orbea Occam M10 LT per i vari percorsi di Carcross. Hanno apprezzato le radici da bici da trail della Occam M10 LT per il singletrack veloce e argilloso e ringraziato le sue sospensioni rinforzate in fondo ai numerosi scivoli rocciosi.
“Ho trovato la mia Orbea Occam lo strumento perfetto per questi trail epici e tecnici”
- Geoff Gulevich

Geoff Gulevich
Atleta Orbea di North Vancouver, BC
"Gully" si è fatto le ossa come atleta competitivo di freeride e slopestyle e ora ha un programma fitto di viaggi in giro per il mondo per creare contenuti sulle sue bici Orbea. A Geoff piacciono anche il golf e i giochi di parole.

Rob Stokes
Mountain biker e trail builder che vive a Squamish, BC.
Originario del Regno Unito, Stokes si è trasferito in British Columbia per seguire la sua passione per la mountain bike e ora lavora per Whistler Blackcomb come soccorso piste e ciclistico. Non gli piacciono particolarmente il golf o i giochi di parole.
Il Monte Bianco e le cime e i pinnacoli che lo circondano hanno qualcosa che ispira magnifiche imprese.
Nonostante esista da qualche centinaio di milioni di anni, la sua importanza per l'uomo, in particolare per chi cerca il brivido dell'avventura, è solo uno scintillio al confronto di questo famigerato altopiano.

È la vetta più alta delle Alpi e dell'Europa occidentale. Ha dato vita al moderno concetto di alpinismo e, di conseguenza, attira da tutto il mondo coloro che desiderano raggiungere la sua vetta.
Sebbene la proprietà della montagna sia oggetto di una disputa che dura tuttora, poche delle decine di migliaia di persone che tentano di raggiungere la vetta si preoccupano di sapere chi ha messo per primo il proprio asciugamano sulla montagna.
E se non si volesse scalare la montagna? E se volessi circumnavigarla?
Un altro percorso famigerato che, per chi è a piedi, si attiene ai sentieri di alta montagna, ma come per ogni percorso di questa portata, ci saranno delle variazioni, e su una mountain bike, questo significa più discese.


Non si può avere una vera impressione di un luogo senza vederlo e sentirlo di persona, e quale modo migliore di sentirlo se non giocando? Monet Rose-Adams e Damien Oton hanno scelto di giocare con la loro Orbea Rise' per questa avventura, poiché la bicicletta è stata progettata per essere goduta su percorsi così vari e coinvolgenti.




Per questa avventura entrambi hanno deciso di montare una forcella Fox 36 con 150 mm di escursione, dato che il terreno accidentato e roccioso lo richiedeva, e dagli sguardi sui loro volti.... sembra che sia stata la scelta giusta!

Una curiosità: ogni ciclista ha richiesto una diversa configurazione della batteria per la Rise Carbon. Damien ha optato per una configurazione da 360WH + Range Extender e Monet per una da 540WH.


Rise MLTD
La potenza istantanea e priva di ritardi della Rise ha permesso loro di concentrarsi semplicemente sul divertimento; di godersi il viaggio, di affrontare il terreno e di essere accolti da nuovi volti incoraggianti lungo il percorso.

Questo viaggio non è stato né il primo né il più veloce, né epico in termini di imprese atletiche. Eppure, è stato proprio questo il suo valore: un'avventura ipnotica per ricordarci che non c'è nulla di infantile nel divertirsi.

Damien Oton
Pilota del team Oolab ed ex pilota dell'Orbea Enduro Team.
Sembrava che la vecchia volpe si fosse ritirata dalle corse un paio di anni fa, ma ha trovato la motivazione per continuare a correre e testare biciclette in un progetto ambizioso come OOLAB. Il suo habitat è costituito dalle discese impossibili che la natura ci offre. Lo potete trovare lì.

Monet Rose-Adams
Freerider e molto creativo
Si dice che l'irrequietezza di fare cose nuove e di imparare sia una qualità delle persone creative e siamo sicuri che questo definisca Monet, non la troverete mai ferma né nello stesso posto!
Build it and they will come
Questo filmato mostra il percorso di una città nel creare sentieri sostenibili per le generazioni a venire.

Black Hawk ha una bellezza storica e il suo ritrovato amore per la mountain bike evidenzia la giustapposizione tra passato, presente e futuro.
Il boom minerario della fine del 1800 ha lasciato il segno sotto forma di sentieri, strade e miniere che aiutano a raccontare la storia di questa zona e della sua gente. Il ciclismo ha tenuto in vita la città e ha dato nuove speranze alle persone del posto.
La storia di questa fiorente comunità ciclistica è interessante e complicata.
Dopo aver vietato l'uso della bicicletta nelle sue strade cittadine, la comunità ha intrapreso una sorta di rinnovamento che ha reso l'area una destinazione per ciclisti di ogni genere.


La Rallon è la bicicletta ideale per un percorso così ripido e implacabile come l'"Ore Chute", con pendenze fino al 20% e disseminato di rocce e caratteristiche tecniche. I 160 mm di corsa della Rallon infondono la fiducia necessaria per conquistare il terreno.


Non era un segreto che la zona intorno a Black Hawk fosse pronta per trail di livello mondiale; è bastato un gruppo di persone motivate e laboriose per mettere a punto un piano e convincere la comunità a dare a quest'area un po' dell'amore che tanto meritava.
Nel video, la ciclista ha preferito l'ammortizzatore a molla per la sua Rallon, mentre il ciclista ha optato per un più leggero ammortizzatore ad aria.

La pianificazione, il sostegno, la costruzione e l'apertura del sentiero "Ore Chute" hanno portato Black Hawk a diventare destinazione per trail sostenibili e di livello mondiale e ciò ha per la comunità un significato enorme.


Rallon
La capacità di pedalata della Rallon ha affrontato la salita di 300 metri con facilità e le ha permesso di scendere lungo il sentiero tecnico e roccioso con tutta calma.
Orbea, COMBA e Jagged Axe ordiscono una storia che va oltre la superficie della costruzione di sentieri, il racconto di come una comunità, che ha mantenuto una singolare identità di città mineraria trasformata in meta del gioco d'azzardo, abbia deciso di conservare le proprie risorse naturali sotto forma di attività ricreative all'aperto.

Per mantenere rilevanza in questo mondo frenetico, il cambiamento è inevitabile e i sentieri di Black Hawk rimarranno per portare gioia agli appassionati di mountain bike vicini e lontani.

Suzy Williams
Freerider e specialista di marketing digitale presso ORBEA
Quando Suzy non è dietro lo schermo di un computer, scappa dal lavoro per trovare nuovi entusiasmanti sentieri da percorrere. Dai grandi salti alle discese tecniche ripide e rocciose, la sua abilità in bicicletta è incomparabile.

Zachary Heath
Trailista, professore e creatore di contenuti
Sete di avventura e sempre in movimento, Zach è un atleta di prim'ordine che vive in California e la sua personalità esuberante contagia chiunque lo circondi. È lui che mantiene sempre alto il morale sui sentieri.
Un promettente progetto di sentieristica nel cuore dei Paesi Baschi, situato sulla montagna che si trova in cima al confine tra le tre province, in buona compagnia tra i monti Anboto e Udalaitz
Questi sono i nostri sentieri locali qui in Orbea e dove andiamo a pedalare dopo il lavoro. Ripidi, radicali e tecnici, sono divertenti sull'asciutto e spassosi sul bagnato.
Guara è uno dei luoghi meno popolati d'Europa, una vera e propria natura selvaggia in cui ci si può perdere per giorni. Attraverso la loro rete di sentieri, i cavalieri stanno portando nuova vita a questi antichi villaggi.
È qui che tutto è iniziato in Spagna e il centro dei sentieri è stato fonte di ispirazione per molti. I sentieri che circondano Ainsa raccontano direttamente l'uso passato del paesaggio e il commercio tra i villaggi.
Trash Free Trails è un'organizzazione no-profit che esiste per proteggere i nostri sentieri e i luoghi selvaggi che ci portano.
Circondato dalle montagne più alte dei Pirenei, Puro Pirineo offre infinite discese su vecchi sentieri. Il lavoro sui sentieri è svolto da un'associazione composta da enti locali, imprese e ciclisti.
Nella Valle di Esteribar, in Navarra, Eremua offre una rete di sentieri nascosti nella natura. Qui, perfetti sentieri riempiono le colline all'ombra fresca di antiche foreste.
Nel nord-est della Navarra, Basabura è una piccola valle con grandi percorsi. I percorsi sono curati e costruiti da un gruppo di appassionati rider locali che hanno preso in mano la situazione per creare la valle dei loro sogni.
Situata a Lesaka, nel nord della Navarra, Bizibide offre percorsi per tutti, dagli epici itinerari XC alle più selvagge discese enduro.